La necessità di spiegare fenomeni naturali attraverso miti e leggende è insito nel genere umano. Non stupisce quindi che l’origine d'Ischia, isola di natura vulcanica, sia ricondotta ad una vicenda mitologica che prende il nome di Gigantomachia. La Gigantomachia è la guerra dei giganti o titani contro gli dei per raggiungere l’Olimpo fino all' intervento del semidio Eracle o Ercole. La leggenda vuole che i 24 giganti fossero capeggiati dal terrificante Tifeo. Lo scontro si tenne a Miseno dove Zeus ormai inasprito dall’arroganza dei titani lanció un pezzo di costa su Tifeo che si vide completamente travolto e sommerso. Da quel momento il gigante fu costretto a sorreggere l' isola e dalla sua stanchezza e titubamenti che trarrebbe origine la nutura vulcanica e sismica d’Ischia. I locali ben sanno di questa leggenda tantè che fanno corrispondere ad ogni località una parte del corpo dell' affaticato Tifeo: gli occhi corrisponderebbero a Ciglio, Panza al ventre, Testaccio alla testa, Laccoameno con il suo fungo che emerge dall' acqua ai genitali e Bocca con le sue fumarole alla bocca sbuffante del gigante.

Questa località è particolarmente caratteristica pur non essendo frequentata da molti turisti vista la difficoltà per raggiungerla. Ci si può arrivare sia via mare attraverso una comoda navetta, sia via terra ( come ho fatto io) più faticoso ma soddisfacente. Si parte da Sant’Angelo e dopo aver scalato letteralmente la montagna verso i Maronti, ci si imbatte in questa sorta di sfiatatoio che rappresenterebbe la bocca di Tifeo.
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